fbpx

Torna Gabriele Rossi per Marghe&Stef…

Allora cerchiamo di riordinare le idee: sono seduto su di un pouf rosa in un negozio che si chiama Baileró, circondato da mamme che mi girano intorno alquanto insospettite, sembriamo i cani che si annusano vicendevolmente ai giardinetti per capire se siamo ostili oppure possiamo convivere.

Nami è sempre stata una bimba che ha cercato la sua autonomia e sia io che la mamma, abbiamo sempre incoraggiato questa attitudine; il giorno in cui con la forchetta ha mimato l’aeroplanino da sola, abbiamo capito di aver forse esagerato… comunque credo che sopravviverà.
Quindi vederla a 4 anni salire entusiasta e solitaria le scale della scuola di danza non è stato troppo traumatico; vedere quei quattro ossi in croce che scalano quei gradini più grandi di lei, direi che è una cosa che posso accettare come manifestazione di indipendenza (ma non si transige prima di salire io pretendo il bacino altrimenti con la danza si chiude; mi sembra estremamente democratico e illuminato come compromesso).
C’è il fatto che dopo la prima lezione sia arrivata di corsa da me con un sorrisone da orecchio a orecchio e dopo un lungo abbraccio mi abbia chiesto: “Ma qui ci si DEVE venire tutti i giorni?” Ecco questo mi ha fatto capire che forse la situazione le era piaciuta. Dopo la seconda lezione ha dichiarato che lei da grande vuole fare l’insegnante di danza. Ma questa è un’altra storia…

A “Danza Creativa” il dress code è chiaro: leggins, maglietta e calzini; fino a nuovo ordine. Solo che non avevo fatto i conti con il Natale e la questione “compagne” che tutto ad un tratto, mi sfoggiano le scarpette da mezza punta ereditate dalle sorelle maggiori e i body neri procacciati da nonni impiccioni…
Ora voi mettetevi nei panni dell’infanta, figlia di padre marziale cresciuto nel rigore e disciplina, nella venerazione di quello che è il rispetto della “Linea di Comando”, mentre attendiamo che giunga l’ora della lezione, se ne sta sotto l’espositore di scarpe, scarpette con tacchetto, mezze punte e punte, con il naso in su in ammirazione silenziosa; poi elenca come sono disposte le scarpette soffermandosi con particolare livore sulla posizione deprecabile di quelle rosse accanto alle azzurre sulla strada di casa.
Lei con tutto il coraggio di Ettore sotto le mura di Ilio prova a chiedermi le scarpette, ma la risposta è ferma e gentile, pure leggermente paracula quel tanto che basta: “Amore, l’insegnante ha detto che lo dice lei quando vanno prese”. Perché se lo dice l’insegnante di Danza, sappiate che mangia pure il fegato con le cipolle. Quindi anche se ogni settimana adduce motivazioni argomentate con logica e ponderatezza, accetta il rifiuto con estrema eleganza.

Poi finalmente arriva Aprile, e tipo l’insegnante deve aver detto “Al mio via scatenate l’inferno” perché Nami che si trattiene sempre fino all’ultimo in sala, viene giù come un fulmine, urlando:
“scarpette… comprare…. babbo-babbo-babbo… body… scarpette… ha detto… si può”.
Si Ferma; sguardo dal basso verso l’alto, occhioni lucidi e dentro si sente il cuore che le batte al ritmo di TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO-TIPREGO…. Faccio un cenno affermativo con la testa, siamo già in negozio e forse non ci siamo messi nemmeno le scarpe.
Quindi:
Body nero con spalline sottili per via del caldo.
Calze rosa cipria, microfibra traspiranti, top di gamma.
Scarpette rosa che te le danno con occhi lucidi già di serie.
Tiro fuori il bancomat come fosse una spada e lo sguardo da eroe alla
“Ci penso io, fermi tutti, devo comprare le prime scarpette di danza di mia figlia”.
E mentre sbrigo la pratica da 28 euro, Nami se ne esce con:
“Babbo è il giorno più bello della mia vita!”.
Ecco lo sapevo gli occhi lucidi delle scarpette devono essere finiti un po’ anche nei miei; allora mi appoggio sul ginocchio le porgo la borsina con dentro le sue cosine mi faccio abbracciare e le dico: “Ma lo sai che forse; è un po’ pure il giorno più bello della mia di vita?”

Gabriele Rossi, il babbo di Nami.

– Scusate, diciamoci la verità: è o no il genitore con cui vorrebbero avere a che fare tutte le insegnanti di danza?

Margherita Mana

Related Posts