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Martedì 12 giugno debutta, in prima assoluta al Teatro Strehler, Tempesta, una coreografia di Giuseppe Spota sulle musiche, scritte appositamente per lo spettacolo, di Giuliano Sangiorgi, con la drammaturgia di Pasquale Plastino, le scene di Giacomo Andrico, la consulenza critica di Antonio Audino, i costumi di Francesca Messori e le luci di Carlo Cerri.

Con Tempesta Aterballetto affronta una sfida: mettere alla prova la capacità della danza di raccontare una narrazione teatrale, illuminandone le storie e i personaggi in modo originale, osservandoli da nuovi punti di vista, garantendo una chiara leggibilità della vicenda originale senza rinunciare ad aprire dimensioni visionarie.

E allora lo spettacolo partirà proprio da una tempesta: quella che, possiamo immaginare, ha portato Prospero e Miranda a naufragare sull’isola, per poi ripercorrere la linea degli eventi delineata da Shakespeare, evidenziando alcuni nuclei tematici di forte profondità umana.

«Tempesta è un mito letterario, è una specie di favola magica che conclude la carriera di Shakespeare in maniera del tutto originale e misteriosa. Scelta dalla direzione che mi ha preceduto, mi è sembrata un’occasione straordinaria non soltanto sul piano artistico, ma anche su quello della crescita consapevole della Fondazione Nazionale della Danza verso nuovi orizzonti.
I prossimi anni ci troveranno impegnati non soltanto nel ruolo storico, produttivo, ma anche rivolti verso nuove progettualità. In particolare, ci siamo orientati verso il compito di “facilitatori” di nuove relazioni interne al sistema nazionale dello spettacolo dal vivo, incarnando una vocazione transdisciplinare e aperta. Così, Tempesta permette un passo fondamentale alla danza italiana: due teatri importanti, quello del Veneto e quello di Brescia, ci producono e ci ospitano nelle loro stagioni, dopo il debutto al Piccolo di Milano. È la strada per una diffusione più capillare della danza e per rivolgerci a nuovi spettatori. Dopo l’esperimento di incontro con arte e fotografia (In/Finito), alla vigilia del Bach Project che propone una tappa importante nell’esplorazione della relazione tra danza e musica, Tempesta segna il nostro avvicinamento al mondo del teatro.» Gigi Cristoforetti

«Nello studiare il testo un’immagine mi ha condotto all’altra (come succede nella storia di Shakespeare, in un continuo effetto domino), dando la possibilità all’immaginazione di espandersi. Una delle fascinazioni principali è stata quella dell’isola, dove un padre (Prospero) e una figlia (Miranda) trascorrono dodici anni insieme ad esseri non umani e lontani da ogni forma di civiltà. Proprio come in un viaggio, in ogni tappa il corpo e il movimento cambieranno e si evolveranno, attirando il pubblico dentro un mondo magico, al centro del quale si trova Calibano, servo di Prospero, legato a Miranda da un rapporto che si trasforma negli anni.» Giuseppe Spota

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dal 12 al 14 giugno 2018

Tempesta
coreografia di Giuseppe Spota
musiche originali Giuliano Sangiorgi
drammaturgia Pasquale Plastino
scene Giacomo Andrico
consulenza critica Antonio Audino
costumi Francesca Messori, luci Carlo Cerri
produzione Aterballetto – Fondazione nazionale della danza
Coproduzione CTB – Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

Orari: martedì e giovedì ore 19.30; mercoledì ore 20.30
Durata: 70 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.t

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