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di Massimiliano Craus

Fabrizio De Andrè è tra i cantautori italiani uno dei più grandi di tutti i tempi, un poeta ed un narratore che non raccontava sogni bensì la realtà. Che amava gli emarginati e che non tollerava il conformismo. La ricchezza e la profondità delle sue composizioni stupiranno ed incanteranno generazioni e generazioni, come ne hanno incantate già per decenni. In scena saranno proposti i classici di De Andrè quali “Don Raffaè”, “La città vecchia”, “Volta la carta”, “Amore che vieni…Amore che vai”, “Dolcenera” e “La Guerra di Piero”. Parole e coreografie di Rossana Esposito, direttrice di “Non Solo Danza” e coreografa di un ensemble che va in lungo e largo nei repertori sempre più trasversali della danza. E nello spettacolo portato in scena al Teatro Magic Vision di Casalnuovo, proprio alle porte di Napoli, “Non Solo Danza” ha allestito un omaggio al cantautore genovese con coreografie ispirate ai suoi testi salienti. Ma non solo, proprio nel nome e nei fatti dell’ensemble partenopeo. Rossana Esposito ha invece tracciato la linea del tempo coreutico dall’Ottocento romantico di Piotr Ilich Ciaikovskij a quello dei giorni nostri di Jovanotti, passando per gli ABBA e la cultura flamenca. Ma andiamo con ordine. Accanto a Fabrizio De Andrè, Rossana Esposito ha pensato di allungare l’orizzonte coreografico fino all’Ottocento sanpietroburghese, esattamente nel 1892 quando Lev Ivanov e Piotr Ilich Ciaikovskij hanno allestito la primissima rappresentazione de “Lo Schiaccianoci”. Per poi saltare a piè pari al 1975, anno del lancio di “Mamma Mia” del gruppo pop svedese ABBA, riproposto qui con applausi scroscianti per tutta la rappresentazione. Un successo dopo l’altro, dunque, garantito essenzialmente dalle scelte musicali della direzione artistica dettate dalla volontà di arricchire oltremodo il repertorio trasversale dal balletto classico al musical. E poi affidarsi alla mano flamenca di Emma Gallo, coreografa ospite con un titolo che ha detto tutto ancor prima di essere rappresentato in scena: “R-Evolucion flamenca”, come la stessa coreografa ha voluto spiegare. Il gioco di parole in R-Evolucion porta in sé il concetto di evoluzione visto come rivoluzione di un mondo, quello flamenco, legato alle tradizioni più antiche della cultura gitana. Questo viaggio parte dalla contaminazione con altri stili, sia nelle sonorità che nei movimenti dei danzatori pur rispettando i palos tradizionali. E’ proprio nelle corde di “Non Solo Danza” una serata così, con duecento minuti di musica compresi i due intervalli, in una full immersion di voli pindarici da un polo all’altro della danza. Del resto la tradizione dell’ensemble di Rossana Esposito vive da quasi trentacinque anni di programmi differenti tra loro, non necessariamente legati da un filo conduttore per interpreti che spesso si sono lanciati in compagini nazionali proprio per la loro versatilità. Basti pensare ai vari Nancy Guasco, ballerina del Tour di Sal Da Vinci e di Made in Sud ad Imma Noemi Sacco, ballerina della compagnia di danza Physical Dance di Mvula Sungani, da Antonio Piccoli, ballerino della compagnia Sorrento Musical a Floriana Venditti, Silvana Esposito e naturalmente Giuliano Punzo, l’alterego di Rossana Esposito. Con le nuove protagoniste di “Non Solo Danza” Martina Esposito e Serena Acampa, applaudite tutta la serata soprattutto per la tenuta sul caloroso palcoscenico del Teatro Magic Vision di Casalnuovo. Un successo che già vede Rossana Esposito ripartire per i nuovi lidi del teatro musicale, con l’impegno estivo “A Sirena” in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, a due passi dalle rassicuranti quattro musa di via Pietro Mascagni.   

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