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direzione artistica Ricky Bonavita e Theodor Rawyler

Fondi 27 – 29 settembre 2013

Palazzo Caetani – Corso Appio Claudio 9a

con il sostegno di

MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali

  Comune di Fondi – Assessorato alla Cultura e Politiche della Scuola

  Comune di Maenza – Assessorato alla Cultura e Turismo

  Pro Loco di Maenza

in collaborazione con

Associazione Beltempo – Casa delle Arti, Fondi

ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio

CORE – Coordinamento Danza e Arti Performative del Lazio

CREIA – Regione Lazio

Associazione Culturale Ambientale  Laurus Nobilis

direzione organizzativa Danila Blasi e Ilaria Di Stefano

ufficio stampa Benedetta Boggio

amministrazione e logistica Giordano Novielli

responsabile tecnico Raffaele Perillo

un ringraziamento particolare a Cristiano Castaldi

L’intuizione e il desiderio di dare vita ad un festival dedicato unicamente alla danza in tutte le sue accezioni è di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler e la scelta del nome – Tendance – gioca proprio sull’idea di tracciare un panorama delle diverse tendenze del mondo coreutico contemporaneo, fatto di tradizione e di nuovi linguaggi espressivi. Il Comune di Fondi ospita la seconda edizione del Festival nelle sale del prestigioso Palazzo Caetani e il Comune e la Pro Loco di Maenza mettono a disposizione spazi per due residenze creative e due spettacoli e un laboratorio di yoga nel Castello Baronale

Il programma artistico è incentrato sulla creazione coreografica contemporanea italiana e la selezione dei direttori artistici, che convogliano a Fondi nove compagnie da diverse parti d’Italia, offre un ventaglio di proposte ricco e diversificato; sono presenti assoli, passi a due e spettacoli con un nutrito numero di danzatori, ogni sera c’è almeno uno spettacolo con musica eseguita dal vivo e  alcuni allestimenti prevedono l’utilizzo di immagini e video proiezioni, c’è una mostra fotografica e per la sua inaugurazione è prevista una performance e un contest fotografico.

A conferma della volontà di coltivare e dare spazio a nuove promesse e a immaginare un festival come contenitore di creazione e non solo vetrina di spettacoli, sono in programma le coreografie di Francesca Beatrice Vista e Marianna Giorgi, entrambe risultato di una residenza creativa svolta a Maenza. Fra gli spettacoli programmati nei tre giorni, Me della coreografa e danzatrice fondana Marica Zannettino, prodotto dalla Compagnia Excursus, che a sua volta presenta Dies Festi in prima nazionale dopo una serie di tappe estive che ne hanno maturato il debutto. Assisteremo inoltre a Look me – shocking della coreografa siciliana Giovanna Velardi, due passi a due della compagnia Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi, Punto Zero dei Mandala Dance Company della coreografa Paola Soressa, Solo Giappone. Silenzi di Artemis Danza nato durante una residenza nel paese del Sol Levante e Galleggio, Annego, Galleggio, l’ultima produzione della Compagnia Atacama. Per tutta la durata del festival saranno esposti 15 scatti della mostra fotografica “1988-2013” 25 anni di Danza Internazionale del fotografo Cristiano Castaldi, inaugurata da un vernissage sabato 21 settembre a Fondi, presso l’associazione culturale locale Beltempo Casa delle Arti.

Il festival Tendance 2013, diretto da Ricky Bonavita e Theodor Rawyler è realizzato con il sostegno di MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Fondi – Assessorato alla Cultura e Politiche della Scuola, Comune di Maenza Assessorato alla Cultura e Turismo, Pro Loco di Maenza e in collaborazione con Associazione Beltempo – Casa delle Arti, che ospita la mostra fotografica di Cristiano Castaldi, l’ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, il CORE Coordinamento Danza e Arti Performative del Lazio, il CREIA – Regione Lazio  e Associazione Culturale Ambientale  Laurus Nobilis

 

LA DIREZIONE ARTISTICA

Per il Festival Tendance 2013, che vedrà come eccezionale spazio scenico il salone monumentale di Palazzo Caetani, abbiamo individuato una madrina ideale, Giulia Gonzaga (1513-1566), nobildonna rinascimentale di raffinata cultura, che ha aperto la sua corte fondana ad artisti e filosofi. L’apertura alle espressioni artistiche del proprio tempo e all’innovazione culturale può dunque considerarsi il filo conduttore della terza edizione di questo festival di danza a Fondi. Nei tre giorni di programmazione, nove compagnie offriranno un’ampia visione sulle diverse tendenze poetiche e stilistiche della danza contemporanea italiana di questo momento, evidenziando la singolarità di questa forma d’arte, che concentra per la durata dello spettacolo l’opera dell’autore-coreografo nel corpo e nel movimento del danzatore, suscitando nello spettatore emozioni, pensieri, a volte persino percezioni fisiche e sensoriali. Nel ventaglio delle proposte abbiamo scelto anche lavori dove la danza si sposa ad altre forme d’arte: per alcune coreografie la musica verrà eseguita dal vivo, altre invece si relazioneranno con immagini visive proiettate o con oggetti scenografici. Sarà quindi percepibile anche quella dimensione collettiva, necessaria alla realizzazione di uno spettacolo, in cui fra tutti gli apporti artistici e tecnici emerge infine per il pubblico il lavoro del coreografo e dei danzatori-interpreti.

L’esperienza delle passate edizioni del festival ha confermato che per incoraggiare maggiormente la fruizione degli spettacoli di danza è necessario offrire anche altre modalità per conoscere quest’arte, e individuare sinergie con enti ed associazioni locali, attivi in campo culturale. In questo contesto riproponiamo la collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Maenza, che ospiteranno al Castello Baronale due giovani coreografe per un periodo di residenza, che si concluderà con un’apertura al pubblico in anteprima del festival. Inoltre nello stesso contesto verrà offerto anche un laboratorio di yoga gratuito per la cittadinanza. A Fondi il festival sarà presentato in anteprima nello spazio di “Beltempo – Casa delle Arti” in occasione del vernissage di una mostra di fotografie di danza in collaborazione con diverse associazioni locali.

Ricky Bonavita Theodor Rawyler

 

LA NOSTRA MADRINA IDEALE – Giulia Gonzaga (Gazzuolo, 1513 – Napoli, 16 aprile 1566)

Andò sposa appena tredicenne nel 1526 a Vespasiano Colonna, conte di Fondi e duca di Traetto, rimase vedova dopo meno di due anni e fu erede del marito a condizione che non si risposasse.

Giulia si stabilì a Fondi, animando un piccolo ma raffinato circolo intellettuale nel locale Castello.

La sua intelligenza e cultura, unita alla notevole bellezza, attirarono l’attenzione di importanti poeti del tempo. Ortensio Lando la descrisse come una donna che, «scordatasi della sua bellezza, ha tutti i suoi pensieri al cielo rivolti et è fatta nelle sacre lettere assai più esercitata che l’altre femine non sono nell’ago over nella conocchia». Juan de Valdés la fece erede di tutti i suoi scritti e Giulia proseguì le iniziative dello spagnolo. Le sue frequentazioni con persone sospette di essere vicine alla Riforma protestante le procurarono le attenzioni dell’Inquisizione che cominciò a raccogliere prove per un processo d’eresia che non ebbe luogo grazie all’intervento dei cugini, il cardinale Ercole e Ferrante I Gonzaga. Giulia Gonzaga morì all’età di 53 anni, il 16 aprile 1566. Dopo la sua morte, il papa Pio V ottenne il sequestro della sua corrispondenza alla cui lettura disse che, se fosse stata ancora in vita, «l’avrebbe abrusciata viva».

 

« Iulia Gonzaga, che dovunque il piede

volge, e dovunque i sereni occhi gira,

non pur ogni altra di beltà le cede,

ma, come scesa dal ciel dea, l’ammira »

(Ludovico Ariosto, Orlando furioso, XLVI, 8)

 

IL PROGRAMMA

FONDI  Palazzo CaetaniCorso Appio Claudio 9a

27 settembre h 20,30

Compagnia Giovanna VelardiLook me shocking  (musica dal vivo)

Compagnia Excursus – Dies festi (prima nazionale)

 

28 settembre h 20,30

Francesca Beatrice Vista – I change (musica dal vivo)

Spellbound Contemporary Ballet – How to pray, Controfase

Compagnia Artemis Danza – Solo Giappone. Silenzi

Mandala Dance Company – Punto Zero

 

29 settembre h 20,30

Marica Zannettino – Me

Marianna Giorgi – Parka (prima nazionale e musica dal vivo)

Compagnia Atacama – Galleggio, Annego, Galleggio

 

 

SCHEDE ARTISTICHE E PROGRAMMA DETTAGLIATO

27 settembre dalle h 20,30

COMPAGNIA GIOVANNA VELARDI

LOOK ME  SHOCKING

Coreografia e interpretazione Giovanna Velardi

Composizione musicale Live Mario Bajardi

Luci Danila Blasi

Durata 20′

 

Nella sua prima versione “Look me – prosperity” è stato ospite della Biennale di Architettura di Venezia e di “Dance Out” iniziativa curata ed ideata da Spellbound Company a Roma a gennaio 2013. La performance nasce per esprimere la prosperità di movimenti, idee e progetti che il corpo può esprimere in relazione alla sua identità e all’appartenenza culturale. Fonte di ispirazione per completare il lavoro è una suggestione: la produzione artistica di Elsa Schiapparelli, la stilista che ha saputo cogliere lo stimolo lanciato da artisti coevi per generare idee geniali e linee determinanti nel mondo della moda, ancora attualissime. Dagli incontri di Schiapparelli con Dalì, Cocteau, Picasso, Duchamp, Man Ray, Jean Hugo sono nati gli abiti in vetro, il cappello/scarpa, i bottoni scultura. Giovanna Velardi e Mario Bajardi si soffermano sul “tessuto di vetro” che proprio grazie alla sua trasparenza da modo di mettere in risalto il corpo e i suoi movimenti in un lavoro che sottolinea il valore dell’incontro grazie alla musica dal vivo, suonata Mario Baiardi.

 

COMPAGNIA EXCURSUS

DIES FESTI

Progetto artistico Ricky Bonavita e Theodor Rawyler

Coreografia e regia Ricky Bonavita

Costumi Daniele Amenta, Yari Molinari

Interpreti Ricky Bonavita, Enrica Felici, Yari Molinari, Ester Parisi, Emiliano Perazzini, Valerio De Vita

Durata 55’

 

Nei giorni di festa si trascende la quotidianità, per entrare in uno spazio diverso, delimitato dal tempo, nel quale rivedere relazioni e regole. Un rituale di iniziazione sospeso e rarefatto proietta cinque danzatori in un mondo astratto, governato da un disordine geometrico. Un personaggio misterioso, che non svela il suo volto, domina la scena con la propria presenza-assenza, è lui “il moderatore” che alterna momenti lirici e drammatici, ludici ed ironici, che mette alla prova, che si mette in gioco, e che determina la fine. In questa produzione il coreografo si interroga sulle possibilità di strutturare e destrutturare un proprio linguaggio compositivo costruito nel tempo, approfondendo ulteriormente il lavoro sull’interprete per ampliarne il registro, in un processo di sottile sovversione e ribaltamento delle strutture acquisite.

 

28 settembre dalle h 20,30

FRANCESCA BEATRICE VISTA

I CHANGE

Concept e Coreografia Francesca B. Vista

Musiche di John Cage, Giacomo Piermatti

Performance Francesca B. Vista e Giacomo Piermatti

Durata 16’

 

I Change è una partita tra suono e movimento ispirata a John Cage ed a I Ching, il celebre libro dei mutamenti. In scena una danzatrice ed un musicista, ognuno con il proprio strumento: corpo e contrabbasso si confrontano attraverso mutevoli possibilità timbriche.

Fisica e mistica, segno e senso si intersecano in un percorso di scrittura coreografica in cui è impossibile rintracciare cause e agenti poiché spazio, corpo e suoni scorrono come parti di una stessa materia, generando “linee mutevoli” dentro una struttura formalmente definita. I Change è una trasformazione continua che tiene conto della “legge dei contrari”, per viaggiare alla ricerca di un’unità-identità… pur sempre mobile.

Selezione Anticorpi XL 2012, sostenuta da Triangolo Scaleno Teatro/Teatri di Vetro e da Tuscania Danza/Progetti per la Scena ha aperto DNA al Romaeuropa Festival 2012

 

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET 

HOW TO PRAY 

Coreografie Mauro Astolfi

Interpreti Maria Cossu, Giacomo Todeschi

Musica J.S.Bach, Lars Danielsson

Durata 9’

 

“Abbiamo realizzato HOW TO PRAY partendo dalla suggestione di come due persone unite per un obiettivo comune possano riuscire a potenziare a tal punto la forza della loro “preghiera” (interiore), L’idea rimasta costante durante la creazione era quella di utilizzare dei movimenti molto semplici che comunicassero un lato profondo e anche oscuro della propria storia personale.  Questo duo e’ il risultato spontaneo di una connessione profonda che si è stabilita tra i due danzatori e che ha dato vita a un lavoro di partnering suggestivo e intenso.” Mauro Astolfi

 

Il duo HOW TO PRAY , ormai un evergreen del repertorio interpretato da due danzatori di punta della Compagnia Maria Cossu e Giacomo Todeschi, è una produzione che dal 2009 viene rappresentata con   successo oltre che nelle serate firmate Spellbound in numerosi Gala di balletto Internazionali  (tra gli altri  Houston Dance Salad Festival, Apap Conference New York, Liepziger Balletgala). La visione di questo duetto, sintesi di tecnica, espressività ed eleganza, convinse nel 2010 la platea di operatori presenti nelle sale newyorkesi a includere Spellbound nel network dei principali Teatri statunitensi per i fortunati tour che seguirono rendendolo un pezzo celebre oltre che molto richiesto.

 

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET 

CONTROFASE

Coreografia Mauro Astolfi

Interpreti Fabio Cavallo, Giovanni La Rocca

Musica Edna Michell, Compassion, Nils Frahm

Durata 10’

 

“CONTROFASE  racconta la relazione tra due caratteri dominanti che si studiano  per cogliere l’uno il punto debole dell’altro, nasce come una sfida che contiene una reciproca curiosità  e prelude ad una collaborazione”. CONTROFASE analizza il punto estremo di equilibrio e di precarietà di una relazione, la difficile riuscita di un incastro che non blocchi ma che permetta….. Un movimento forte che scuote i due danzatori, non una lotta per la supremazia, ma una dimostrazione di forza.” Mauro Astolfi

 

Il duo CONTROFASE è un progetto nato per la formazione giovanile Spellbound II, un ensemble di giovani talenti selezionati tra le fila dei danzatori inseriti nel programma di   formazione professionale del Daf Dance Arts Faculty di Roma. Il duetto nasce come creazione di Astolfi per Fabio Cavallo e Giovanni La Rocca nel 2013 anno in cui lo stesso La Rocca entra a far parte a pieno titolo nella Compagnia principale aggiungendo dunque a questo progetto coreografico il significato di ponte ideale tra le due compagini di danzatori.

 

COMPAGNIA ARTEMIS DANZA 

SOLO GIAPPONE. SILENZI

Coreografie di Vittorio Colella, Emanuele Serrecchia

Direzione coreografica Monica Casadei

Video Emanuele Crevellini e Fabian / Produzione Compagnia Artemis Danza

Musiche Luca Vianini, Joji Hirota, Vivaldi

 

Vittorio Colella Haiku: “La lava scorre dentro, il corpo freme, mi piego al desiderio” durata: 7’

Emanuele Serrecchia Haiku: “Il pruno bianco ritorna secco. Notte di luna” durata: 12’

 

Il progetto di scambio e scoperta culturale in vari paesi del mondo ‘Artemis incontra Culture Altre’ ha portato nell’autunno 2009 a una nuova residenza artistica della Compagnia Artemis Danza in Giappone, durante la quale la coreografa ha guidato i suoi danzatori attraverso un percorso individuale per la creazione di brevi assoli, tesi a restituire una visione personale e interiore maturata durante questa esperienza umana ed artistica. Un haiku è stato ogni volta lo spunto creativo che ha innescato un intenso lavoro di ricerca sulla capacità comunicativa del gesto e del corpo dell’artista per far emergere, con quel rigore e precisione assoluti che da millenni nutrono il pensiero e le arti orientali, quanto di più profondo alberga in ciascuno dei tre interpreti.

 

MANDALA DANCE COMPANY

PUNTO ZERO

Coreografia Paola Sorressa

Danzatori Alessandro Iannolo, Giulia Mancini e Sanne Wutzke

Musiche originali Luca Longobardi

Musica Julia Kent

Disegno Luci Paola Sorressa

Durata 20’

 

Filosofie millenarie affermano che l’ordine nasce dal caos e finisce nel caos in una perenne ciclicità.

In quale momento dell’eternità si situa la nascita dell’individualità?

Qual è la conseguenza dell’incontro di due personalità?

Creano l’armonia o scatenano il crollo?

Dove va posto, il mandala, rappresentazione della perfezione dell’edificio del cosmo, all’inizio o alla fine del ciclo?

29 settembre dalle h 20,30

MARICA ZANNETTINO

ME

Coreografia Marica Zannettino

Interpreti Enrica Felici, Marica Zannettino

Musica Apparat

Durata 25’

 

Confronto al femminile. Gioco di scomposizione e frammentazione del corpo e delle sue parti, sfasamento dell’immagine di sé attraverso l’altro, specchio che riflette e fa riflettere, tra stupore e negazione, serenità e tensione, ostilità ed unione.

 

MARIANNA GIORGI 

PARKA.

MI VESTIVO BENE. OGNI SERA. E ASPETTAVO.

Concept e Disegno Coreografico  Marianna Giorgi

Musiche Alchemy Of Ice  dei Netherworld e Live Set

Durata 15’

 

Quando la materia non costituisce più una protezione salda all’anima, l’uomo ricorre a se stesso e ne costruisce un’altra. La costruisce con cura maniacale e senso del dovere. La costruisce luccicante, sonora, capace di dargli il braccio durante le gesta del quotidiano. E in questa assenza di culla e anelito, ritrova il ritmo nel suo midollo. Fino alle labbra, al sudore, al bianco.

Parka nasce dalla volontà di passeggiare sui piani più viscerali del corpo, attraverso quei canali di pelle e segni capaci di innescare reazioni fisiche puramente istintuali, che distruggono il precario dalle basi.

Fino al bianco.

Al respiro, ancora.

 

COMPAGNIA ATACAMA 

GALLEGGIO, ANNEGO, GALLEGGIO

Ideazione, coreografia e regia  Patrizia Cavola – Ivan Truol

Con Valeria Baresi, Anna Basti, Ilaria Bracaglia, Cristina Meloro, Marco Ubaldi

Musiche Originali Epsilon Indi

Costumi Medea Labate – Eva Seeber

Luci Danila Blasi

Durata 28’

 

“Fonte di ispirazione di questa creazione è il libro “Cabaret Mistico” di Alejandro Jodorowsky e la frase di Ludwig Wittgenstein “Il sapere e il riso si confondono” contenuta nel testo.

Le brevi storie che le diverse culture e tradizioni filosofiche Sufi, Buddhiste, Alchemiche, Koan, Haiku, Zen, Tibetane hanno lasciato e che Jodorowsky riporta in Cabaret Mistico, hanno guidato le improvvisazioni e la ricerca coreografica. Insieme ai danzatori i due coreografi hanno letto e abitato le storie e l’immaginario che evocavano, per poi dare vita ad una materia originale e personale che con naturalezza ha preso le distanze dalla fonte e attraverso un percorso di ricerca ha trovato la sua definizione. Il progetto coreografico unisce l’elaborazione di una danza che da vita ad una poesia fisica ad un lavoro di costruzione pittorico e visionario sull’immagine, all’uso della parola e ad un lavoro di interazione con le musiche originali.

 

ORGANIZZAZIONE

Danila Blasi 3464137956 danila369gradi@gmail.com

Ilaria Di Stefano 3334647876 iladiste@gmail.com

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