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Dal 17 al 21 agosto 2016 Lo Shanghai Ballet porterà in scena “Echoes of Eternity”, elaborato da The Song of Everlasting Regret al montaggio coreografico di Patrick De Bana, che trasporta la Cina dell’ottavo secolo all’oggi.

Questo spettacolo rientra nella stagione del London Coliseum.

Per le musiche: Armand Amar, Ravia Goldschmidt, Kodo, Henryk Górecki e Philip Glass.

Da un piccolo poema narrativo di 120 versi, relativi alla dinastia Tang, è nata la coreografia di Patrick De Bana che stava lavorando con lo Shanghai Ballet per “Jane Eyre” (produzione 2013, sempre per The London Coliseum).

Da un’idea a dei versi trovati in una traduzione inglese, da essi alla storia e all’interpretazione in danza, questi sono stati i passaggi mentali del coreografo che narra la tragedia amorosa della concubina e del suo Imperatore. La première è stata il 30 luglio 2015.

Si tratta di una narrazione che si segue con fluidità: la storia d’amore fra questa giovanissima concubina, moglie in realtà del figlio dell’Imperatore Ming, e l’Imperatore stesso preso dalla passione folle e obnubilante che lo porterà a venire travolto da una rivolta interna e dalla conseguente guerra; ponendolo sul baratro fra la scelta di un cuore in subbuglio e tutto il suo potere regnante.

La giovane amante, Lady Yang, si sacrifica e dall’aldilà guida le sorti del suo amato, del regno, dei sentimenti che rimarranno “echi di eternità”, evocati e sottolineati da un’altra bella figura, che è la Fata Luna.

echoes of eternity 2

Punti coreografici di forza sono le scelte di gruppo che evocano il caos del conflitto: guerra e animo dell’Imperatore; e i passi a due, che invece mirano al romanticismo puro e al lirismo delle figure femminili. Dunque sussurri di un amore eterno, echi dall’aldilà che cambiano il destino del mondo dell’Imperatore. Tecnica morbida, pulita anche nelle pose maschili, che richiamano la poesia, il suo senso e la profondità narrativa.

Il librettista francese Jean Francois Vazelle, e i costumi disegnati dall’ ex prima ballerina dell’Opera di Parigi, Agnes Letestu, confermano che il lavoro gode di un respiro internazionale.

Si tratta di una buona coproduzione; online trovate le specifiche dei biglietti e i pacchetti con voli aerei.

L’Arte in vacanza è un ottimo itinerario da seguire.

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