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AJNA – LO SGUARDO NON VIOLENTO. Spettacolo di danza, quartetto d’archi, musica elettronica e letteratura


Matteo Manzitti concepisce un progetto ambizioso. Partendo dal testo Contro il fanatismo dello scrittore israeliano Amos Oz, il compositore genovese trae libera ispirazione per esprimere un’idea forte, di pace e di tolleranza. Il suo lavoro, commissione di Estovest 2016, vedrà la luce, in prima assoluta, sabato 19 novembre ore 17, al Museo Ettore Fico di Torino. Un concerto-spettacolo in cui danza, quartetto d’archi, musica elettronica e letteratura dialogheranno liberamente. Si incontreranno nel colore bianco del suggestivo spazio espositivo il pluripremiato danzatore e coreografo torinese Daniele Ninarello, il prestigioso Quartetto Xenia, le parole di Amos Oz e del poeta mussulmano Gialâl ad-Dîn Rûmî in frammenti su nastro magnetico. Infiniti spunti per trattare il fanatismo, un tema dall’equilibrio delicato. Circondati dal fondamentalismo e dall’intolleranza è comodo pensare che siano problemi che non ci riguardano come abitanti di una società secolarizzata che crede nei valori del dialogo. Ma non è così. La nostra società è sempre più rissosa, come è dimostrato dalla discussione pubblica e politica e dalla violenza sulla rete e sui social network. In Ajna, lo sguardo non violento – questo il titolo dato da Manzitti alla sua creazione – sarà una voce su traccia elettronica a interloquire con la musica suonata dal vivo dallo Xenia Ensemble e a riportare, almeno idealmente, l’armonia. Perché per superare l’indifferenza che ci rende violenti è necessario sviluppare un’altra “vista”, una vista invisibile, forse proprio per questo più facile da descrivere attraverso la musica.  Ajna è il nome del famoso “terzo occhio”, quello che appunto è in grado di darci una visione più “sottile” delle cose. Le potenti parole di Oz e di Rûmî scuoteranno la musica che sentendosi interpellata risponderà abbracciando il messaggio e resistendogli allo stesso tempo.

“Come curare un fanatico? Inseguire un pugno di fanatici su per le montagne dell’Afganistan è una cosa. Lottare contro il fanatismo è un’altra. Completamente diversa. L’attuale crisi mondiale in Medio Oriente o in Israele/Palestina non discende dai valori dell’Islam. Non è da imputarsi, come dicono certi razzisti, alla mentalità araba. Assolutamente no. Ha invece a che fare con l’antica lotta fra fanatismo e pragmatismo. Fra fanatismo e pluralismo. Fra fanatismo e tolleranza.Il fanatismo nasce molto prima dell’Islam, del cristianesimo, del giudaismo. Viene prima di qualsiasi stato, governo o sistema politico. Viene prima di qualsiasi ideologia o credo. Disgraziatamente, il fanatismo è una componente sempre presente nella natura umana, è, se così si può dire, un gene del male.” Amos Oz

IL PROGRAMMA
AJNA  Lo sguardo non violento – Progetto ispirato liberamente al testi di Amos Oz e Gialâl ad-Dîn Rûmî
Musiche di Matteo Manzitti per quartetto d’archi ed elettronica, prima esecuzione assoluta, commissione di EstOvest 2016
Daniele Ninarello  danza
Xenia Ensemble
Adrian Pinzaru violino
Eilis Cranitch violino
Mizuho Ueyama viola
Claudio Pasceri violoncello

GLI INTERPRETI
Daniele Ninarello, dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con svariati coreografi internazionali tra cui Megumi Nakamura, Tabea Martin, Bruno Listopad, Felix Ruckert, Barbara Altissimo, Meekers Uitgesprokendans, Compagnia Lische, Virgilio Sieni. Dal 2007 avvia una propria ricerca sperimentando l’improvvisazione e il movimento autentico in rapporto ai diversi linguaggi della performance.  Al centro della ricerca vi è l’attenzione sui quei meccanismi interni della mente che, attraverso il corpo, diventano prima gesto e poi danza. Attualmente affina la sua ricerca attraverso lo studio di tecniche energetiche e autoipnosi. Tra le sue creazioni, ospiti in festival italiani ed europei vi sono “Coded’uomo”, “Man Size”, “Non(leg)azioni”, “God Bless You” “Bianconido”, “Occhi neri capelli blu”, “Vertigo” , Movin’ Up,  Rock Rose WoW” la prima firmata dalla Compagnia Daniele Ninarello, e “L.A.N.D. Where is my love” che ha avuto il suo debutto nazionale a TorinoDanza nell’ottobre 2015. Tante sono le collaborazioni e co-produzioni con TorinoDanza festival, Teatro Stabile di Torino, CDC – Grenoble , MosaicoDanza, Festival Interplay, TROIS –Cl del Lussemburgo,Tanz Tendenz di Monaco, Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro(BR), e  Compagnia EASTMAN–Sidi Larbi Cherkaoui. Daniele Ninarello ha partecipato all’edizione 2015 di EstOvest in cui ha improvvisato su musiche di Bach, Schnittke e Paganini. >> http://www.danieleninarello.it/

Xenia Ensemble,  fondato a Torino nel 1995 da quattro musiciste, è oggi punto di riferimento nel panorama della musica contemporanea internazionale. Innumerevoli le prime esecuzioni, molte anche le collaborazioni con compositori tra i più importanti del nostro tempo, come Arvo Pärt, Giya Kancheli, Frangis AliZadeh, James Macmillan, Alexander Raskatov, Simon Holt, Alexander Kneifel, Gerald Barry.Xenia Ensemble ha suonato in stagioni quali Ravenna Festival, Holland Festival di Amsterdam, Mito Settembre Musica, Kaleidoscope Festival di Mosca, Fondazione Gulbenkian di Lisbona e molte altre. Numerose le collaborazioni con musicisti del prestigio di Alexander Balanescu, Rohan De Saram, Cristina Zavalloni, Boris Petrushanski e dell’Hilliard Ensemble. All’attività concertistica,  Xenia affianca un intenso impegno didattico divulgativo, con  seminari e masterclass.  Il Festival EstOvest, fondato da Xenia nel 2002, ha acquisito notorietà negli anni e ospita un gran numero di artisti e compositori  di livello mondiale. I membri dell’ensemble sono oggi i violinisti Adrian Pinzaru e Eilis Cranitch, la violista  Mizuho Ueyama e il violoncellista Claudio Pasceri.
>> http://www.xeniaensemble.it

IL COMPOSITORE
Matteo Manzitti, nato a Genova nel 1983, laureato in scienze politiche, si è diplomato in composizione al Conservatorio di Milano sotto la guida di Fabio Vacchi, specializzandosi poi a Siena, Firenze e Berlino. Ha al suo attivo numerose esecuzioni di lavori che vanno dalla musica da camera alla musica sinfonica. Tra le sue composizioni ricordiamo “Luce dell’Ombra”, movimento per pianoforte e orchestra e “Invisibili”, la sua prima opera lirica. Alcune delle sue composizione sono “site-specific”, composte per luoghi specifici come “Mare di Suono” dedicata a Luciano Berio: un’installazione sonora umana, appositamente pensata per l’Isola delle Chiatte nel Porto di Genova. Compone per diversi ensemble di musica contemporanea italiana tra i quali Ensemble Sentieri Selvaggi di Milano, Xenia Ensemble di Torino e tra il quali Eutopia Ensemble di Genova di cui è fondatore e direttore.  Ha collaborato con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Ensemble Recherche. 

I LUOGHI
Il Museo Ettore Fico si trova in una zona urbana denominata Spina 4, attualmente al centro di un vasto programma di riqualificazione di un’area industriale dismessa. Prossimo ai Docks Dora, sede di innumerevoli studi d’artista, si inserisce in un contesto sociale di grande interesse e di notevole vivacità multietnica. Il MEF propone un’offerta culturale a carattere internazionale attraverso la realizzazione di mostre, eventi culturali, seminari, tavole rotonde e incontri, volta a interessare un vasto numero di persone attente all’arte moderna e a quella contemporanea, senza però escludere incursioni nell’arte antica.>> www.museofico.it

INFO
BIGLIETTERIA:
per informazioni e prenotazioni potete mandare una mail a
info@estovestfestival.it  oppure chiamare il 331 4320950
www.estovestfestival.it   www.facebook.com/EstovestFestival

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