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Un duetto freschissimo, di sussultante, tragica e comica goffaggine, nato dalla curiosità per le pratiche antiche dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una destabilizzazione. Ecco la traccia di E-ink,primo successo della compagnia mk di Michele Di Stefano, nome di punta del teatro performativo e della ricerca coreografica italiana (Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2014), realizzato nel 1999 e oggi rinato grazie all’interessante progetto RIC.CIReconstruction Italian Contemporary Choreography Anni 80’/90, ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini, che ripresenta il passato prezioso e originale della coreografia italiana.

Il quarto appuntamento con la Stagione di Danza 2016/17, organizzata insieme a Fondazione Toscana Spettacolo onlus, è così una vera e propria chicca, in quanto per la prima volta gli originari interpreti dello straordinario duetto E-INKBiagio Caravano e Michele Di Stefano, e i nuovi interpreti, i danzatori Damiano Artale Philippe Kratz dell’Aterballetto, sempre con il riallestimento a cura di Biagio Caravano e Michele Di Stefano, si confrontano in un match esplosivo, mercoledì 22 febbraio ore 21 nella suggestiva Chiesa di Sant’Andrea.

In mezzo un moderatore, Marinella Guatterini, che illustrando il video di un libretto pubblicato appositamente per e-ink, ne presenterà alcune parti di interviste e riprese di prove del 1999 e del 2015. Serata di due più due, su di un immaginario ring con arbitro.

Tutto questo è stato possibile grazie appunto al Progetto RIC.CI, che ha dato vita al riallestimento di rilevanti spettacoli della danza italiana appartenenti agli anni ottanta e novanta, selezionate per la loro importanza e diversità dalla curatrice del progetto, e realizzate grazie a un’estesa rete di partner/produttori, composta da alcuni tra i festival e teatri più attivi e culturalmente vivaci in Italia.

E-ink, su musica di Paolo Sinigaglia, coreografia, luci e costumi di Michele Di Stefano, s’incentra sul trasferire la forza del mistero in movimenti riconoscibili, senza dimenticare di essere danza, divertimento, contrappunto fra corpi e ritmo.

“Mentre ricostruivamo il lavoro per Aterballetto, a distanza di più di quindici anni – afferma il coreografo Di Stefano – è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere in connessione tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici nella loro misteriosa iconografia”.

La coreografia si rivela breve e giocosa, a tratti buffa, con due personaggi che dialogano in un costante rimpallo di movimenti: un continuo scambio di scatti e molleggi, salti e vibrazioni, onde e rincorse, depistaggi e sussulti.

Realizzazione costumi Sartoria Aterballetto/Francesca Messori, per questa produzione nell’ambito del progetto RIC.CI. (capofila Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee), in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Arteven, Circuito Teatrale Regionale Veneto, TPP – Teatro Pubblico Pugliese, in coproduzione con Fondazione Teatro Grande di Brescia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, Torinodanza festival | Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

Biglietti con prezzi che variano da 10,00 a 5,00 Euro, con le consuete riduzioni, oltre a quella del 50% per giovani, studenti e scuole di danza, in vendita presso il Botteghino del Teatro Verdi.

Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it

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