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Per il progetto “Danza: superiamo gli ostacoli del corpo e della mente”, ideato da iodanzo.com insieme a Danzainfiera2019, oggi vi parliamo di Simone Sistarelli, giovane coreografo italiano di Hip Hop che da anni vive a Londra, dove ha creato il progetto Popping for Parkinson’s, per tutti coloro che vivono questa malattia debilitante. Simone li aiuta a farlo con il sorriso e la danza!!

Simone sarà inoltre presente a Danzainfiera, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 21 al 24 febbraio 2019,  per tenere una lezione agli insegnanti sul Popping for Parkinson e per incontrare il pubblico.

Simone, come ti sei avvicinato alla danza e al popping?
Ho iniziato a studiare danza all’età di 10 anni, quasi per gioco, e non mi sono mai fermato! Il Popping l’ho scoperto poco dopo. Subito ho capito che quello era il mio mondo, il miglior modo per me per esprimermi.

 

Cosa ti ha ispirato nel tuo studio sulla connessione del Parkinson con il Popping?
Basandomi sulla conoscenza diretta degli effetti della malattia di Parkinson, dalla quale era affetto mio nonno, ho avviato questo progetto internazionale partendo dalla considerazione che il tremore considerato “difetto” tipico del Parkinson era in qualche maniera simile alla tecnica Popping. Questo, unito con gli insegnamenti e principi della cultura Hip Hop, sono stati il punto di partenza.

 

Ci puoi spiegare meglio cosa accade nel paziente, o meglio: nei tuoi allievi?
Per prima cosa, la persona che viene a lezione si trasforma da paziente in studente: questa trasformazione potrebbe sembrare banale, ma ha una potenza inaudita. Attraverso la danza, la persona ritrova la sua umanità (persa a causa del Parkinson).
Molti dei miei studenti entrano a lezione faticando a camminare, alcuni persino con stampelle o sedia a rotelle, ed escono pieni di energia (e spesso si dimenticano le stampelle nello studio di danza!). Questo cambiamento non è stato ancora misurato scientificamente, ma da anni vedo che questa trasformazione avviene dopo ogni classe (sia settimanale, sia workshop occasionale).

 

E’ uno studio che hai pensato da solo o hai collaboratori in questo progetto?
Lo studio nasce da me, ora sto collaborando con diversi esperti nel campo della psicologia della danza per cercare di “misurare” questo cambiamento negli studenti chiaramente visibile a tutti.

 

A chi sono rivolte le tue classi?
Le classi sono rivolte a tutte le persone che hanno il Parkinson e i loro familiari, senza nessuna distinzione di nessun genere. È fondamentale avere uno spazio dove le persone possano imparare uno stile di danza in un’atmosfera serena e sicura per tutti.

 

Lo consigli già in giovane età, se lo si scopre presto? 
Consiglio a tutti di danzare! Non ci sono limiti di età!
E la cosa fantastica è che la danza non ha nessuna controindicazione, anzi!

 

Tu sei attualmente all’estero, se non sbaglio. Porterai le tue classi di Regular Popping for Parkinson’s anche in Italia? Pensi che una cosa così possa prender piede anche da noi?
Si, al momento Popping For Parkinson’s ha lezioni settimanali gratuite a Londra ma anche a Torino, e workshops in giro per il mondo.

 

Vorresti espandere il progetto? Che tipo di collaboratori ricercheresti o stai ricercando?
Ci stiamo piano piano espandendo su diversi territori. Quello che cerchiamo per espanderci sono insegnanti di Popping interessati a diventare insegnanti di Popping For Parkinson’s ufficiali,  spazi (di danza e non)  disponibili ad offrire una sala 1 ora a settimana e il sostegno economico delle associazioni Parkinson locali. Questi sono i pochi ma fondamentali elementi per portare il progetto in altre città italiane ed europee.

 

Abbiamo notato una grande presenza social e il tuo desiderio di crescere su di essi. Quanto sono importanti i social e la comunicazione in un contesto del genere per accrescere la conoscenza di questo tuo studio?
Se non fosse per i social, questo progetto forse non sarebbe mai esistito! La prima lezione è stata organizzata proprio online tra me e il network parkinson londinese, abbiamo affittato una sala con i nostri soldi e abbiamo fatto lezione; il feedback è stato talmente positivo che non ci siamo più fermati!

E siccome i social sono fondamentali noi vi lasciamo tutti i recapiti per seguire questo fantastico progetto!

Sito web: www.poppingforparkinsons.com

Pagina FB: www.facebook.com/poppingforparkinsons

PFP Italia: www.facebook.com/poppingforparkinsonsitalia

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