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di Massimiliano Craus

Stephane Fournial, Massimo Moricone, Matilde Brandi e Roberto Baiocchi rappresentano il valore aggiunto della ventiduesima edizione del festival “Baridanza” 2017, diretto da sempre da Mario Beschi, in scena al Teatro Anchecinema Royal di Bari dal 24 al 26 marzo prossimi. Una tavola rotonda pensata e cucita su misura per garantire ancora una volta la qualità alla kermesse più longeva e consolidata della regione pugliese e tra le più accreditate in Italia. Il segreto del successo artistico sta nella costante premura del direttore artistico Mario Beschi all’ambito della valorizzazione e della sensibilizzazione della formazione. Da sempre “Baridanza” ha guardato al futuro dei giovani talenti ed alla presenza delle grandi stelle del passato, in un connubio indiscutibilmente di successo. E come lo stesso Mario Beschi ha spiegato più volte, intendiamo rafforzare la campagna d’informazione all’interno degli enti religiosi e delle scuole secondarie di secondo grado della Puglia e di altre regioni d’Italia per sensibilizzare la costituzione e la partecipazione di gruppi di danza anche popolare (disciplina prevista in concorso); continuare ed accrescere il percorso di premiazione dei talenti più meritevoli tecnicamente o potenzialmente attraverso borse di studio in Italia o all’estero, capaci di far approfondire e proseguire gli studi dei nostri ragazzi in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di giovani cui la famiglia non possiede capacità economiche in tal senso. E naturalmente i quattro nomi della tavola rotonda diretti da Stephane Fournial, direttore della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli, saranno chiamati a garantire il passaggio del testimone dal loro glorioso passato al futuro radioso delle migliaia di ragazzi ancora nell’immaginifico mondo di “Baridanza”. La stessa tenuta di ben cinque lustri del festival costringe Mario Beschi ad alzare continuamente l’asticella della qualità, quasi a rincorrersi anno dopo anno stringendo convenzioni con i migliori istituti di formazione nel mondo. A cominciare dalla settimana di studio presso la prestigiosa scuola THE ALVIN AILEY  di New York – ci racconta il direttore artistico – e la partecipazione al Premio Internazionale RIETI DANZA FESTIVAL. E poi attraverso il rinnovato connubio con il World Dance Movement, la convention/contest CRUISIN, THE AILEY SCHOOL ITALIAN SUMMER WORKSHOP, STAGE INTERNAZIONALE DI DANZA “SUMMER DANCE FESTIVAL” di Chiavari, DANZART SUMMER, DANCE WORKSHOP e WINTER DANCE CONVENTION. Per questa ragione mi sono affidato a Stephane Fournial quest’anno, proprio per affidarmi ed affidare i tanti giovani e giovanissimi talenti di “Baridanza” al direttore di un’accademia internazionale come quella del Teatro di San Carlo. Chi meglio di lui ci può indicare la retta via? Credo e spero fermamente che la sua esperienza ci possa fornire gli strumenti idonei per favorire il futuro di tutti questi ragazzi bramosi di far bene. Ed a chi gli chiede del successo di tutti questi anni, il direttore artistico Mario Beschi fa spallucce e rimanda al mittente le considerazioni sui quasi cinque lustri passati a dirigere la sua creatura. Sono felice di quanto realizzato in questi lunghi anni – chiude sornione – e per questo la sera stessa delle premiazioni già guardo al futuro ed all’edizione successiva. Curiamo i dettagli e ci attorniamo dei nomi più importanti del panorama italiano ed internazionale della danza, stringendo partnership in grado di migliorarci sempre di più. Non credo sia un caso, dunque, che oltre milleduecentottanta danzatori partecipanti provenienti da tutto il territorio nazionale ed oltre milleottocento persone seguirono la manifestazione dello scorso anno, un’ottima opportunità per i tanti giovani talenti che si ritrovano in un’iniziativa dagli alti contenuti artistici e sociali di cui mi vanto di esserne il papà ed il direttore artistico.

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