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Eventi

Danze Popolari con Filippo D’Ascola e Ilaria Terra Abrami a Beachstage III edizione


POPOLARE CON STILE: DALLE PIZZICHE ALLE SCOTTISH, ENERGIA DA CONDIVIDERE

Le serate estive sono spesso ravvivate dall’energia delle musiche di tarantelle, di pizziche, a volte dei baltrad francesi, magari ballati per la strada. Le danze popolari sono molto accessibili, ma anche di grande impatto emotivo tanto da farci ballare intere nottate, secondo tempi e modi di volta in volta diversi. La proposta che faremo è rivolta a tutti e per tutti i livelli e sarà di associare delle danze di origine diversa, sia del sud-Italia sia del resto d’Europa, ed in particolar modo francesi, per scoprire i diversi toni di energia cui rimandano. Si tratta per lo più di danze di coppia, come la pizzica, ma anche da fare in gruppi più o meno grandi, come i circoli. L’intenzione è quella di introdurre gli elementi essenziali di queste danze, in modo da far fare esperienza delle diverse corde emotive che esse attivano, nel rapporto con la musica, con il posto, con il gruppo e con il partner.

ORGANIZZAZIONE

28/29/30 LUGLIO 2017

Venerdì: 17.00/21.00 Lezione – Sabato 17.00/21.00 Lezione – Domenica 17.00/20.00 Lezione. 20.00/21.00 Ballata/Suonata aperta a tutti (momento in cui verranno eseguite danze popolari a duo e a gruppi accompagnate da musica dal vivo).

 

Costo dello stage 70 euro (per i tesserati CosiArte 65 euro) – 2 giorni 50 euro (per i tesserati CosiArte 45 euro) – 1 giorno 30 euro (per i tesserati CosiArte 25 euro) – Ballata/Suonata 10 euro (per chi ha seguito lo stage e per i tesserati CosiArte 8 euro).

Scadenza di prenotazione Lunedì 24 Luglio tramite bonifico bancario.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
CosiArte Lungomare Lutazio Catulo 14 Presso Pinetina Beachvillage Ostia Lido Roma
Tel: 06/87 69 16 33 – Rozenn 333 31 03 553 – Silvia 338 13 58 655
Mail: cosiarte@libero.itrozenn.corbel@libero.it
Facebook: CosiArte

FILIPPO D’ASCOLA  

Sono un ingegnere marittimo reggino, appassionato di geografia e del mondo, vengo da una città in cui le danze tradizionali hanno ancora un posto riconosciuto nello spirito popolare.

L’impatto emotivo dei “soni a ballu” per me era così forte che m’intimorivano, perciò ho iniziato a ballare a vent’anni, partendo dal seguire un gruppo di musicisti molto competenti sui suoni tradizionali. Arrivato a Roma nel 2001, cominciai presto a conoscere le tante altre danze delle tradizioni italiane.

Partendo dalle serate e dai concerti romani, ho avuto modo di conoscere le origini di queste danze, quelle che chiamiamo in generale tarantelle e che in realtà coprono stili e modi completamente diversi: i soni a ballu e le viddhanedde calabresi, le pizziche e le tarantelle del Gargano pugliesi, la famiglia delle tammurriate campane, i saltarelli e le ballarelle laziali, le saltarelle e le spalalte abruzzesi e molisane, il belelttu siciliano. In seguito mi sono dedicato anche ad altre danze che sono collegate o derivate a quelle italiane, come il tango ed il grande gruppo dei baltrad europei.

Partendo dalla danza, mi è capitato di innamorarmi di uno strumento di quelli dalla voce più arcaica: la lira calabrese.

Da circa otto anni, oltre a ballare e suonare, per strada o negli spettacoli, propongo dei laboratori di danza popolare, sopratutto nell’ambito di un progetto più ampio di cui sono stato l’ideatore, Le danze di Piazza Vittorio, un associazione che vuole fare intercultura e favorire la socialità tramite suoni e danze popolari nel più multietnico quartiere d’Italia, l’Esquilino, a Roma.

Ho lavorato anche all’estero come didatta proponendo lezioni/stage/atelier di danze popolari a Berlino, a Buenos Aires, in Olanda. Conoscendo il francese ho insegnato anche in Francia, a Marsiglia, nel 2014 e a Bordeaux, nel 2016.

 

ILARIA TERRA ABRAMI

Inizia a studiare danza a 14 anni. Fino a 22 anni sperimenta diversi generi  Hip Hop, Funky, Jazz e Classica.  Molto interessata alla cultura medievale, rinascimentale e celtica, approfondisce  gli studi sulle danze antiche e celtiche dall’età di 19 anni. Dal 1999 al 2007 all’estero, soprattutto in Francia, partecipa a rievocazioni storiche (la Fete de Remparts di Dinan, il mercato medievale di Hennebont ) ed eventi ( Fest Noz ) e seminari di danza in Bretagna. Nel 2004 collabora con la compagnia La Simphonia Medievale ad uno spettacolo di musica e danza al Castel Sant’Angelo. Nel 2006 frequenta, sempre in Bretagna, un seminario sulle danze rinascimentali. Dal 2011 nelle piazze di Roma, Napoli, Milano, Firenze ed altre città d’Italia partecipa agli eventi di bal-trad denominati Mazurka Clandestina , in cui ci si riunisce nelle piazze per ballare danze folk su repertori musicali tradizionali originari del Nord Europa (Francia, Inghilterra, Irlanda, Portogallo, Nord Italia), alcuni molto diffusi altri solo a livello locale (danze basche, bretoni, poitu etc).  Frequenta anche altri ambiti della musica popolare, come quella del sud Italia, a Roma, con l’associazione Le Danze di Piazza Vittorio. Dal 2013, trasferitasi a Viterbo, frequenta un corso sulle danze tradizionali del sud Italia con la maestra Maria Vittoria Bosco e la compagnia Jesce Sole. Nello stesso anno inizia il percorso di insegnante di balfolk con un laboratorio inserito nella programmazione di attività dell’associazione CUT – Centro Universitario Teatrale “ La Torre” di Viterbo per l’anno accademico, attualmente al terzo anno consecutivo. Agosto 2014 partecipa agli stages nell’ambito del Festival Folk a S.Gervais d’Auvergne. Agosto 2015 partecipa come danzatrice all’animazione per la cena medievale nel borgo storico di Pianiano – Cellere  VT , accanto all’Ensemble Il Rondello . Gennaio 2016 collabora come danzatrice con la compagnia Gratulantes. Tiene due seminari  di balfolk, organizzati dall’associazione Special Training presso Ex Don Alceste Grandori a Viterbo. Marzo 2016 collabora con il Museo della Terra di Latera VT con un laboratorio sulle danze popolari dedicato alle scuole. Da Ottobre 2016 collabora come responsabile del laboratorio di balfolk ed è assistente ai laboratori di danze italiane presso l’associazione Le Danze di Piazza Vittorio.

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