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di Massimiliano Craus

E’ primavera e la danza pare rifiorire accanto alle programmazioni più o meno accattivanti dei teatri e dei festival italiani. Il clima resta dimesso, per carità, ma ci sono molte iniziative lodevoli che vengono premiate puntualmente dalla presenza sempre più numerosa degli addetti ai lavori e dei giovani ragazzi della nostra danza. Quelli a cui si rivolge Alessandra Micarelli, madrina e direttrice artistica del “Pierrot Danza”, manifestazione capitolina della danza giunta all’undicesima edizione con un andirivieni di personaggi di chiara fama utilissimi alla crescita tecnica ed artistica dei giovanissimi partecipanti. In scena l’8 ed il 9 aprile ai teatri Orione e Golden di Roma, la kermesse sarà diretta dalla presidente Gloria Bandinelli affiancata dal coreografo internazionale Michele Pogliani, dalla danzatrice e coreografa d’ispirazione “Nikolais” Daša Grgič, dalla docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma Elena Viti e dal maitre de ballet del Teatro dell’Arena di Verona e dell’Accademia di Pechino Francesca Corazzo. Come la stessa direttrice artistica ha voluto spiegarci, questa undicesima edizione procede in assoluta continuità con il passato legato al contributo di Raffaele Paganini, Bella Ratchinskaia, Eleonora Abbagnato, Chiara Borghi, George Bodnarciuc, Petar Djorcevski, Kate Jablonski, Maurizio Bellezza, Jessica Wright, Tony Lofaro, Roberto Altamura, Arnaldo Angelini, Daniele Sibilli, Gian Maria Giuliattini, Aniello Schiano, Americo Di Francesco, Simone Baroni, Macia Del Prete, Angelo Recchia, Alessandra Celentano, Arturo Cannistrà, Salvatore Capozzi, Gianni Rosaci, Veronica Peparini e molti altri. Ma qui mio malgrado ho scoperto negli anni la seconda faccia della medaglia: la delusione è infatti scoprire che molte delle borse di studio che assegniamo non vengono usufruite dai vincitori, i quali rinunciano per vari motivi. Quest’anno ho chiesto al referente per le borse di studio Mirko Sabatini di avere una seconda lista di nomi di ragazzi meritevoli come riserve da contattare in caso di rinuncia, per non sprecare queste opportunità. Quest’anno voglio anche regalare libri. Ho gi contatti con Pierluigi Abbondanza che come sponsor offre ai primi classificati solisti della danza classica il libro di Svetlana Zakharova con le sue foto. Per i coreografi avevo in mente “Le coreografie del viaggio” di Pina Bausch” oppure “I discorsi della danza” di Susanne Franco e Marina Nordera. Così come mi preme ricordare ancora una volta la tenacia del maestro Gianni Rosaci per il corso di Adeguamento Professionale, lo stage organizzato da Alessandra Capozzi (già prima ballerina dell’Opera di Roma), e il corso per insegnanti diretto da Marit Beck sul metodo di Agrippina Vaganova. Le undici candeline, del resto, non pare impauriscano la direttrice artistica Alessandra Micarelli, consapevole delle maggiori difficoltà da affrontare nella conferma dei successi scorsi. E per questa ragione punta diritto al cuore della sua manifestazione, ovvero quell’anima sognatrice che vuole condividere con le centinaia di partecipanti attraverso il simbolo e la figura emblematica di Pierrot. A questo proposito lei stessa ci racconta com’è nata la felice associazione tra Pierrot stesso e la danza: l’idea del Pierrot é una figura romantica che mi è sempre piaciuta, così come il suo irraggiungibile amore. Sulla figura della luna ho creato il logo dell’evento, dove la sagoma di una ballerina ne segue le linee. La sigla di apertura del concorso viene ogni anno danzata da giovani ballerini esterni al concorso, o compagnie di danza ospiti, a cui chiedo loro di dedicare la coreografia al Pierrot Lunaire, oppure un solista mimo/danzatore vestito da Pierrot, con la stessa musica ogni anno. Il colore del Concorso è il blu, come le notti di luna. L’anno scorso, in occasione del decimo anniversario della nascita del Concorso, ho aperto una sezione speciale di composizione coreografica con il tema del Circo, proprio per sottolineare la magia delle maschere e della malinconia delle stesse. Ed allora non ci resta che affidare le sorti dei giovani tersicorei alle rassicuranti mani di Alessandra Micarelli sotto l’egida sognatrice e beneaugurante di Pierrot.

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