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Scoperto a Spoleto il talento di Timofej Andrijasenko, neo primo ballerino della Scala

Mancano oramai pochi giorni all’inizio della 27esima edizione l’International Dance Competition Spoleto che avrà luogo dal 18 al 24 marzo 2018 al Teatro Nuovo ”Giancarlo Menotti” e per la direttrice artistica del Concorso, Irina Kashkova, l’inizio di questa nuova avventura parte con sprint e gioia particolare dopo l’arrivo di una notizia che l’ha resa molto fiera: la nomina a Primo Ballerino della Scala di un partecipante dell’International Dance Competition e poi allievo della sua accademia.

Stiamo parlando di Timofej Andrijashenko, il ballerino lettone, classe 1994, che dopo aver iniziato a studiare danza all’età di 9 anni presso l’Accademia Nazionale Statale di Riga, si è poi trasferito a Genova per continuare la sua formazione al Russian Ballet College di Genova, diretto appunto dalla Kashkova.

Timofej Andrijashenko, aveva preso parte al Concorso di Spoleto nel 2009, allora aveva 14 anni, qui ha vinto una borsa di studio offerta dal Gruppo Caltagirone. Con quella borsa il ragazzo ha scelto di perfezionare i suoi studi di danza presso la prestigiosa Accademia diretta da Irina Kashkova.

La Direttrice artistica dell’International Dance Competition Spoleto ricorda il visibile talento che era già nel giovane nativo di Riga, che dimostrava grandi qualità nell’apprendimento, malgrado non avesse tanta voglia di sudare, ma i i risultati sono arrivati. E che risultati! Andrijashenko infatti è stato vincitore di numerosi concorsi internazionali, nonchè Medaglia d’oro al concorso più importante del mondo, quello del Bolshoi di Mosca, ed ora è Primo Ballerino al Teatro Alla Scala.

A volerlo a Milano è stato l’allora direttore del Ballo scaligero Makar Vasiev che lo chiamò personalmente. Al momento della telefonata di Vasiev Timofej era “corpo di ballo aggiunto” al Teatro dell’Opera di Roma.

“Quello di ballare alla Scala è sempre stato un sogno di Timofej, – racconta la Kashkova – basti pensare che durante il concorso di  Mosca quando mi hanno chiesto di chiedere al ragazzo se voleva rimanere a Mosca, lui rispose che se voleva lavorare al Bolshoi avrebbe studiato in Russia e non Italia. “Io voglio lavorare in Italia”, mi disse, e che il suo più grande desiderio era ballare alla Scala. E questo sogno adesso si è avverato”.

Timofej e la sua maestra sono rimasti molto legati e si sentono telefonicamente quasi ogni giorno. Ogni volta che balla in ruoli da primo ballerino la Kashkova corre a vederlo in Scala.

“E’ come un figlio a cui ho cercato di trasmettere educazione, sensibilità e amore per questa splendida professione. Sono stata tra le prime persone che lui ha chiamato appena nominato primo ballerino, e quello che provo per questo suo traguardo è una gioia immensa”.

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