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Essere donne oggi significa a mio parere racchiudere in sé molti potenti aspetti del vissuto. Siamo creature meravigliose, diciamocelo, almeno tanto quanto complesse. Anticamente il legame tra donna e natura era ben noto. Facciamo alcuni esempi provando a mettere in parallelo la femminilità ed alcuni elementi della natura. La luna e la donna sono uguali. Entrambe sono femminile, cicliche e donatrici di vita. Il mistero del femminile ha il sapore di una storia che narra destini comuni, è il racconto di ogni donna, dolente travaglio della sua anima e della fioritura del suo ventre che genera vita. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori, di una lenta metamorfosi attraverso cui emerge la verità della propria essenza, non appannaggio ereditato, ma frutto di un approccio profondo alla vita. Infatti, già nelle antiche religioni misteriche della dea lunare, l’educazione alla vita emotiva non avveniva attraverso uno studio razionale, ma mediante iniziazione, intesa come risveglio interiore. Se il mondo dei valori entrava in crisi per improvvisa aridità di costumi, gli antichi simbolicamente affermavano che lo spirito fertilizzante della dea lunare si era ritirato e il percorso iniziatico era rivolto a reintegrare il potere della dea nella vita individuale. Possiamo pensare a “Alla Luna” di Bejart, coreografia dalla profonda intimità empatica. E’ facile collegarla alla femminilità d’inverno che è la fase riflessiva, la fase buia per eccellenza, la fase di silenzio, di introspezione, di solitudine quella più adatta per guardarsi dentro.  Durante questa fase la donna può fidarsi di più del suo istinto e del suo intuito. Molto diversa è la fase di luna crescente, legato alla primavera. Il rinnovamento costante di una donna, la ritrovata energia fisica, giorni idonei per individuare nuovi progetti grazie all’elevata capacità analitica di concentrazione e pianificazione. Hanno la meglio la forza mentale e i pensieri chiari come suggerisce anche Miranda Gray. La fase espressiva, socievole, empatica e radiante, incline a ciò che più si ama è l’estate. Una fase fertile. In ultimo la luna calante descrive l’autunno. Il bisogno di lasciar andare, in cui si riduce l’energia, proprio come fa un albero con le sue foglie. Il momento in cui porsi domande e proseguire nel processo di crescita personale. Prova a pensare come tutto questo avviene ciclicamente anche in te. La psicologia analitica di Jung, che riconosce nell’inconscio dell’uomo la presenza attiva di un principio femminile (Anima), così come la presenza di una parte maschile nell’interiorità della donna (Animus) ha saputo comprendere il percorso evolutivo della donna mediante lo studio antropologico dei miti. Per la psicologia analitica, gli elementi costitutivi dell’inconscio collettivo sono gli archetipi. L’archetipo non è un’entità concreta, che esiste nel tempo e nello spazio ma un’immagine interiore che agisce nella psiche umana (1).  Pensiamo ad un altro elemento naturale: la terra. La terra che accoglie, da vita, rinnova. Tutto ritorna alla terra. Per gli gnostici greci ed egiziani, Sophia era la forma femminile dello Spirito Santo: questa divinità, come modo di sentire la vita, è legata alla Terra, alla Natura, alla fertilità e i suoi nomi più diffusi sono la babilonese Ishtar, Astarte adorata da Ebrei e Fenici, Iside in Egitto, Demetra in Grecia. La dea Sophia-femminile non svanisce, ma il suo spirito rimane come il profumo di un fiore, legato cioè alla realtà terrena. In seguito allo sviluppo patriarcale, nell’Occidente giudaico-cristiano, la dea fu detronizzata e repressa, sopravvivendo a stento solo a livello segreto: la grande Dea divenne la compagna sottomessa compiacente al Dio maschile.

Noi oggi possiamo scegliere di riconoscere l’immenso potere della nostra femminilità, di metterlo a frutto, di permetterne l’espressione e nella danza possiamo trovare un linguaggio in grado di rispettare ogni nostra emozione comunicandola in maniera davvero amplificata. Sii donna con orgoglio!

In ultimo un pensiero che credo possa farti riflettere: “Il subconscio non fa distinzione tra impulsi costruttivi e distruttivi. Esso lavora con il materiale che gli passiamo attraverso gli impulsi del nostro pensiero. La mente subconscia tradurrà in realtà un pensiero guidato dalla paura così come come tradurrà in realtà un pensiero guidato dal coraggio o dalla fede” (Napoleon Hill).

 

Dott.ssa Melissa Balbo

 

Indicazioni bibliografiche:

  1. AA.VV., Atti del convegno internazionale, Filosofia, Donne, Filosofie, Ed. Milella, Lecce,

1992

  1. Bolen J. S., Le dee dentro la donna. Una nuova psicologia femminile, Ed. Astrolabio, Roma,

1991

  1. Bolen J. S., Passaggio ad Avalon. Il percorso di una donna verso il risveglio interiore, Ed.

Piemme, Alessandria, 1998

  1. CaggÌa Dario V., L’albero d’oro. Psicoanalisi della donna e dell’amore, Ed. Atanòr, Roma

1981

  1. CaggÌa Dario V., L’eroe, il drago e l’anima, Ed. Biblioteca dell’immaginale, Lecce, 1984
  2. EstÈs Clarissa Pinkola, Donne che corrono coi lupi. Il mito della donna selvaggia, Ed. Frassinelli,

Piacenza, 1993

  1. Harding Ester M., I misteri della donna, Ed. Astrolabio, Roma, 1973
  2. Harding Ester M., La strada della donna, Ed. Astrolabio, Roma, 1947
  3. Jung Carl Gustav, L’io e l’inconscio, Ed. Boringhieri, Torino, 1967
  4. Jung Carl Gustav, L’uomo e i suoi simboli, Ed. Longanesi, 1980
  5. Jung Carl Gustav, Tipi psicologici, Ed. Boringhieri, Torino, 1969
  6. Mercurio Antonio, Amore e Persona, III Ed. Costellazione di Arianna, Roma, 1993
  7. Neumann Erich, Amore e Psiche. Un’interpretazione nella psicologia del profondo, Ed. Astrolabio,

Roma, 1989

  1. Neumann Erich, La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili

dell’inconscio, Ed. Astrolabio, Roma, 1981

  1. Neumann Erich, La psicologia del femminile, Ed. Astrolabio, Roma, 1975
  2. Paris Ginette, La rinascita di Afrodite, Ed. Moretti e Vitali, Bergamo, 1997
  3. Von Franz M. L., Il femminile nella fiaba, Ed. Bollati e Boringhieri, Torino, 1983
  4. Von Franz M. L., Passio Perpetuae, Ed. Teadue, Milano 1997

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