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Parlando con Luca Giacomelli Ferrarini si comprende subito come, pur così giovane, abbia già fatto così tanta strada nel modo dello spettacolo e anche come mai piaccia così tanto a tutti coloro che seguono questa meravigliosa avventura e produzione (Romeo & Giulietta Ama e cambia il mondo) in cui interpreta Mercuzio, uno dei personaggi più amati e complessi del panorama teatrale.

Figlio del soprano Alida Ferrarini, Luca nasce a Verona dove nel 2005 consegue il diploma in Recitazione, Dizione e Arte Scenica e dove nel 2008 si laurea in Scenografia e Costume per lo Spettacolo. Nella sua carriera di performer a 360° Luca studia danza e recitazione, interpreta diversi ruoli come il Principe di Persia nella Turandot di Giacomo Puccini, diretto da Franco Zeffirelli, e lavora in diversi musical: con la Compagnia della Rancia in Cats e Happy Days, poi interpreta John O’Donnell nel musical Titanic e nel 2013 viene scelto per il ruolo di Mercuzio nell’opera Romeo & Giulietta Ama e cambia il mondo, scritto da Gérard Presgurvic, diretto da Giuliano Peparini e prodotto da David Zard.

Una già meravigliosa carriera per un artista così giovane, come hai iniziato?

Ho seguito vari percossi, sentivo che lo scopo della mia vita lavorativa era quella di fare l’attore. Vengo inoltre da una famiglia d’arte, mio nonno era violinista e mamma cantante lirica quindi dopo le  superiori ho iniziato il mio percorso artistico ma come scenografo. Così mi sono laureato in Scenografia e Costume per lo Spettacolo. Parallelamente ho fatto danza, canto e recitazione. La danza è stato il primo mondo che ho esplorato quando ero piccolo, poi recitazione e canto più o meno a partire dagli 8/9 anni. Poi a 18 anni ho debuttato in Arena di Verona come mimo nelle opere e ho capito che volevo proseguire in questo mondo. Quindi poi ho frequentato varie accademie di recitazione e musical.

Quale ami di più tra queste arti?

Per me interpretare un personaggio è la cosa principale. Adoro cantare, ballare e recitare ma per me è fondamentale interpretare un personaggio. Credo quindi che il musical sia la disciplina che mi dà maggiore possibilità di esprimermi in tutto.

Questo poi è il tuo quarto musical…

Si, Cats rimane nel cuore, è il musical per eccellenza. Non avrei mai sognato di poterlo fare e invece è arrivato come primo musical. Fantastico!! Happy Days è stato bellissimo perché ho avuto il mio primo personaggio importante, cioè Richie Cunningham ed ha significato molto per me. Titanic era un progetto completamente nuovo, una scommessa, e lo ricordo per le bellissime amicizie. Romeo & Giulietta è quello che fino ad ora mi ha dato più soddisfazione. Primo perche Mercuzio è un personaggio completissimo che ti dà la possibilità di portare in scena qualsiasi tipo di sentimento; ha mille sfaccettature ed è talmente complesso… poi lavorare con Giuliano Peparini e per David Zard e con il cast che c’è per me è un privilegio. Siamo alla 60° replica e io adesso so che andrò di nuovo stasera ma ho ancora l’emozione di stare ancora sul palco. I personaggi sono talmente veri e moderni che ogni sera mettono i brividi!

Quanto di te c’è in questo Mercuzio?

Ovviamente Giuliano Peparini ha posto le basi dicendomi che cosa voleva da me, mi ha decisamente illuminato la via, poi io ho messo molto del mio, del mio vissuto… Si, c’è tanto di me in Mercuzio. A volte trovo nella vita di tutti i giorni del Mercuzio in Luca, mi ha dominato in certe cose.

Quanto lavoro c’è in un pezzo meraviglioso come La Follia seguito dalla morte di Mercuzio?

Beh qui la genialità di Giuliano è stata proprio quella di portare ai margini e a livelli assurdi la personalità di Mercuzio per poi, nel momento della morte, fargli ritrovare un’umanità pazzesca. L’unica cosa che vuole Mercuzio nel momento in cui sta morendo è Romeo. È sempre velata l’omosessualità del mio personaggio però, alla fine, l’unico suo desiderio è prendere la vita da un’altra persona e, fatalità, lo fa tra le braccia di Romeo. La sua morte è stato il punto di partenza per creare Mercuzio, l’ho saputo subito da Giuliano ed ha funzionato molto. Poi è una scena davvero complessa: 30 ballerini, i bastoni, noi che dobbiamo stare attenti perché è pericolosissima a livello tecnico come scena. Poi ho un grande partner scenico: Gianluca (Merolli, che interpreta Tebaldo) è in grado di ridare pari energia alla mia energia, sono molto affiatato con lui!!

Con i tuoi colleghi avete creato una comunicazione davvero pazzesca, i ragazzi vi adorano

Pazzesco!! Ok che siamo giovani, poi lo spettacolo già coinvolge e l’ufficio stampa è meraviglioso…ma la cosa che mi impressiona è la mole di gente che ci segue e si mette in contatto con noi. Una cosa davvero singolare in Italia. Quando poi ci sono i ragazzi delle scuole è bellissimo; sono preparatissimi, sanno tutto, canzoni, battute…sembra davvero un miracolo!!

Giulia Toselli

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