fbpx




Giovedì 21 dicembre si chiude l’edizione 2023 della rassegna internazionale di danza Resistere e Creare con due debutti di Fattoria Vittadini: in prima nazionale di PLEASE, COME! di e con Chiara Ameglio e, prima dello spettacolo, FLUX di Maura Di Vietri, un’esperienza immersiva a 360 gradi in cui convivono reale e virtuale, danza e digital art.

 

21 dicembre – h.20 .30 – Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

PLEASE, COME!prima nazionale

Di e con Chiara Ameglio

Collaborazione artistica Santi Crispo

Musiche KeepingFaka

Luci Fabio Bozzetta

Produzione Fattoria Vittadini

Coproduzione Festival Danza in Rete – Fondazione Luzzati Teatro della Tosse

 

PRIMA DELLO SPETTACOLO

Foyer Tonino Conte– dalle H. 18.00 alle H. 20.00

ogni 10 minuti per un solo spettatore alla volta

FLUX – prima nazionale

Produzione Fattoria Vittadini

con la collaborazione di Scuola Mohole

Autrice e interprete Maura Di Vietri

Regia e drammaturgia Ivan Taverniti

Sound designer Luca Maria Baldini

Light designer Marcello Falco

Fumetto e character design Indirizzi accademici della Scuola Mohole coordinati da Elena Accenti

3D animation indirizzi accademici della Scuola Mohole coordinati da Enrica Paltrinieri, Alessandro Galimberti e Giulia Ferrando.

Riprese in Motion Capture realizzate presso COMUNICA media content creator di Milano.

 

 

Giovedì 21 dicembre Fattoria Vittadini chiude con una personale ai Teatri di S. Agostino il 2023 di Resistere e Creare, la rassegna di danza internazionale di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse con la direzione artistica di Linda Kapetanea e Jozef Fruĉek con Marina Petrillo.

Alle ore 20.30 in sala Trionfo debutta in prima nazionale PLEASE, COME! di e con Chiara Ameglio. Il lavoro, presentato in primo studio nel 2022, è nato dal desiderio di interrogare alcuni concetti intorno al fenomeno della schiavitù contemporanea: la richiesta di aiuto, l’iperallerta, l’isolamento, la sorveglianza, la resistenza, la dissociazione, il concetto di “morto sociale” e di “corpo scarto”. PLEASE, COME! è un dispositivo che tenta di sottoporre al corpo queste condizioni, un componimento di pratiche corporee ed esperienze fisiche anomale, alterate, forzate. È un invito per il pubblico a entrare e testimoniare l’atto di liberazione di un corpo che nell’abbandono, disarmato e dominato, diventa simbolo di lotta e resistenza.

La schiavitù esiste ancora oggi per almeno 40 milioni di persone, è una pratica che ha radici profonde, è un disegno di oppressione che lega il passato al presente, spaventosamente implacabile e complesso. 

 

Il titolo dello spettacolo si richiama al messaggio disperato di qualcuno che scrive a grandi lettere sulla sabbia sapendo che non può essere visto; alza un braccio in alto come un richiamo, invia un messaggio in una bottiglia che verrà perduta, urla ma non sarà sentito: PLEASE, COME!

Il tentativo è creare un’esperienza capace di attivare uno sguardo e un sentire empatico, capace di riconoscere come le dinamiche di potere influenzano i corpi, le loro funzionalità, posture, condizioni, e ne determinino il valore sociale. Il nostro sguardo miope è insufficiente. È necessario agire nello spazio della distanza, inteso come spazio di riflessione. Che distanza è necessaria per comprendere? Quali lenti indossiamo per guardare una parte della realtà? 

Al privilegio di poter affermare pubblicamente opinioni e punti di vista, fino a stridenti esposizioni del sé, si contrappone l’incapacità di sentire quello che non può essere gridato, detto, pubblicato; chi sottovoce chiede aiuto perché non può parlare, muoversi o danzare e quindi esistere. Come pensiamo a quei corpi? Sono vivi o morti? Sono intorno a noi: è davvero tutto qui quello che siamo in grado di sentire?” Chiara Ameglio

 

Prima dello spettacolo nel foyer Tonino Conte, a partire dalle ore 18.00 ogni 10 minuti e per un solo spettatore alla volta, la compagnia milanese presenterà anche FLUX, un’esperienza immersiva di Maura Di Vietri che attraverso l’uso del visore VR permette allo spettatore di essere al centro dell’azione, creando uno spazio ibrido, tra il tangibile e l’etereo, tra danza e digital art. Un’esperienza a 360 del proprio corpo e di quello della performer, nell’ambiente digitale e poi nello spazio reale.

Flux è un viaggio alla riscoperta della natura selvaggia presente in ciascuno di noi, un ampliamento della percezione reso possibile dall’utilizzo della realtà virtuale unita all’espressività di una danza che esplora gli istinti e i punti di contatto tra il corpo animale e quello umano.

Un sogno lucido, un’esperienza in una realtà non ordinaria popolata da entità zoomorfe. Un viaggio nel mondo sotterraneo in cui verranno svelati animali guida chiamati anche in alcune tradizioni animali di potere o animali totem.

Attraverso il visore lo spettatore vivrà un’immersione completa: in uno spazio virtuale all’interno del quale potrà osservare a 360° sia la performer riprodotta attraverso la tecnica del Motion capture, sia entità create completamente in digitale. Il titolo prende ispirazione da Fluxus movimento e rete internazionale di artisti degli anni 60’ che gettò le basi per un atteggiamento amorfo, fluido, dove musica, danza, poesia, teatro e arti visive, si incontravano secondo un’idea antidogmatica dell’arte.

 

La compagnia di danza Fattoria Vittadini nasce a Milano nel 2009. Lo studio insieme in accademia Paolo Grassi, guidati da Luciana Melis e Maria Consagra, ha definito sempre più un approccio teatrale alla danza, enfatizzando la sua capacità di raccontare storie e di comunicare emozioni e concetti complessi. Gruppo numeroso ed eterogeneo, Fattoria Vittadini è un collettivo in continua evoluzione artistica, che valorizza sia il lavoro di gruppo che la crescita dei singoli, attraverso la formazione continua, la ricerca, il perfezionamento professionale e la contaminazione con altri artisti; è tutt’oggi un collettivo orizzontale, dove il gruppo di danzatori e la direzione artistica coincidono, creando una particolarità nel panorama della danza contemporanea italiana.

 

Chiara Ameglio (Genova, 1986) è performer e coreografa. Si diploma alla Scuola Civica Paolo Grassi di Milano. Dal 2011 al 2017 lavora stabilmente con la compagnia Aiep- Ariella Vidach di Milano. Negli anni lavora con: Daniel Abreu (E), Matanicola (DE), Virgilio Sieni, Salvo Lombardo, Davide Valrosso, Anna Ajmone, Giovanni De Cicco, Monica Casadei. È cofondatrice della compagnia Fattoria Vittadini (Premio Hystrio 2018). Dal 2018 sviluppa il progetto coreografico Indagini sulla mostruosità, tra spettacoli, performance site-specific e workshops, interrogando i concetti di nemico, paura, incompiutezza, errore, e il significato che questi assumono nel presente. Una ricerca che si articola tra corpo, drammaturgia e costume designer. Crea la trilogia: TRIEB_L’indagine (2018) vincitore del Bando NEXT- Regione Lombardia per la distribuzione; Ave Monstrum (2021) sviluppato all’interno del Progetto Europeo di residenze DanceMEUp (UferStudios-Berlino e ArtIceland-Islanda); Caligula’s PARTY (2022) vincitore di NEXT per la produzione. La ricerca è inserita all’interno del progettoARts (2022), finanziato dalla Regione Marche, in dialogo con la comunità con il laboratorio Oraculum_atto magico, i luoghi con Ave Monstrum – site specific presso il Museo di Arti Monastiche e collabora con la casa di moda Goretti Srl, per il concept della collezione Mani Ribelli.Sviluppa progetti legati alla ricerca in ambito performativo, ponendo al centro delle sue azioni l’interazione e lo sconfinando in spazi non convenzionali, e indagando i concetti di empatia, somiglianza, collettività. Crea Lingua (2021), selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore Anticorpi XL 2023 e PLEASE, COME! (2023).

Attiva collaborazioni artistiche interdisciplinari, affiancando regist*, dramaturg, curator* e giovani artist* nel processo creativo e nella realizzazione di spettacoli, progetti e nuovi format teatrali, anche in contesti di inclusività sociale: Teatro Elfo Puccini per Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (2019), Amore&Informazioni (2022), Apple Banana (2023); Collettivo Elevator BUNKER (Verona) progetto danza e disabilità, per la creazione dello spettacolo DELIVERY (2023).

I suoi lavori sono presentati in diverse stagioni e festival: CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro Elfo Puccini, Toselli, Comunale di Teramo, Teatro della Tosse, Festival MilanOltre, Danza In Rete, Contemporanea, Exister, DABfall, QuasiSolo, La Sfera Danza. Presenta creazioni in ambito museale: Tracce di sé (2021), in collaborazione con S. Ballone, ideata per il PAC – Padiglione d’arte Contemporanea di Milano, con il sostegno del Festival MilanOltre.

 

INFO E BIGLIETTI: 

PLEASE COME! Biglietto 10 

FLUX la partecipazione è inclusa nel biglietto di Please Come! – prenotazione obbligatoria scrivendo a resisterecreare@teatrodellatosse.it

 

È possibile prenotare telefonando al botteghino del Teatro della Tosse al n. 010/2470793 dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00 oppure acquistare i biglietti sul sito www.teatrodellatosse.it

Informazioni: Botteghino tel. 010.2470793 o promozione@teatrodellatosse.it

Aggiornamenti e dettagli sul sito www.teatrodellatosse.it e sulla pagina Facebook Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.

 

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.

www.teatrodellatosse.it

Related Posts